Linee di ricerca

Con il costante aumento dell'aspettativa di vita, l'incidenza delle malattie neurodegenerative nella specie umana sta crescendo esponenzialmente.

Malattie quali l'Atrofia Muscolare Spinale (SMA), il Parkinson, la Corea di Huntington, il Morbo di Alzheimer, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), la Sclerosi Multipla, ma anche le lesioni cerebrali da asfissia prenatale, le malattie metaboliche letali già  nell'infanzia - quali Adrenoleucodistrofia (ALD) Morbo di Tay - Sachs e di Sandoff - le lesioni da ictus e le lesioni spinali affliggono ormai alcune decine di milioni di persone in tutto il mondo, alcune centinaia di migliaia delle quali solo in Italia.

Le terapie fino ad oggi a disposizione dei malati sono basate principalmente sull'utilizzo di farmaci immunosoppressori e/o immunomodulanti, tali farmaci hanno però una limitata utilità  ed efficacia, che si esplica soprattutto nelle fasi precoci di malattia e non nelle fasi tardive, cioè quando il danno neurologico si è già  instaurato da anni.
Non esiste prevenzione per queste patologie.
Le terapie sono poco efficaci, l'unica strada da intraprendere è quella della ricerca.

Cosa sono le cellule staminali

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fonte immagine Wikipedia - https://en.wikipedia.org/wiki/Stem_cell

Cellule in grado di generare differenti tipi di cellule e tessuti, in quanto non hanno ancora acquisito le caratteristiche strutturali e biochimiche definitive. Al momento della divisione esse generano contemporaneamente una cellula staminale (uguale alla cellula madre - sel renewal) e una matura, precursore di una determinata tipologia.

Cellula staminale totipotente: cellula in grado di dare origine a tutte le popolazioni cellulari dell'organismo. Appartengono a questo gruppo le cellule che compongono la morula o la blastocisti, tipiche cioè degli stadi precoci dello sviluppo embrionale (prima settimana di sviluppo dell'uomo).

Cellula staminale pluripotente: è la cellula che può creare più popolazioni cellulari, per esempio, nei tessuti di vari organi. Cellule staminali presumibilmente pluripotenti e che originano varie popolazioni delle cellule ematiche che sono presenti nel sistema circolatorio del feto e quindi anche nel sangue del cordone ombelicale, da cui possono essere prelevate alla nascita senza alcun trauma per l'organismo. Le cellule staminali pluripotenti che provengono dal midollo osseo vengono impiegate per il trattamento di leucemie e linfomi nella talassemia.

Cellula staminale unipotente: cellula staminale che può dar luogo ad un solo tipo cellulare.